Il Narodni dom di Trieste, 1904–1920
All’inizio del secolo scorso anche gli sloveni di Trieste disponevano di un palazzo rappresentativo di tutto rispetto. Polifunzionale e attrezzato con le più moderne tecnologie, il Narodni Dom racchiudeva in sè le attività culturali e finanziarie della comunità. Sede di più di trenta associazioni slave e slovene, l’edificio si componeva di un imponente ingresso, un caffè , un ristorante, un albergo a cinque stelle e un teatro. Non stupisce, dunque, che nel clima nazionalista e irredentista che si respirava a Trieste all’epoca venisse interpretato come una provocazione. Nel 1920, nel silenzio delle autorità e col beneplacito delle forze dell’ordine, si consumò la scena madre dello squadrismo organizzato. L’incendio fascista del Narodni Dom fu un sinistro presagio, un tetro assaggio di quello che il fascismo al potere avrebbe comportato per gli sloveni e l’Europa.